Gruppo Volkswagen si è impegnato in un progetto alla guida del consorzio di ricerca HVBatCycle che intende mantenere in un ciclo chiuso i metalli del catodo, l'elettrolita e la grafite in modo continuo. Volkswagen seguirà dunque la collaborazione, della durata di tre anni, tra TANIOBIS GmbH, J. Schmalz GmbH e Viscom AG e i ricercatori dell'Università Tecnica (RWTH) di Aquisgrana, dell’Università Tecnica di Braunschweig e dell'Istituto Fraunhofer per l’Ingegneria delle Superfici e dei Film sottili per studiare e sviluppare i processi necessari. Il progetto è finanziato dal Ministero Federale dell'Economia e dell'Energia.
Il recupero multiplo delle materie prime essenziali è un processo complesso e, come la parola stessa suggerisce, avviene più volte. In questo modo le celle della batteria già realizzate con materiale riciclato vengono nuovamente riciclate, sempre mantenendo lo standard qualitativo originario del materiale.
Michael Kellner, Segretario di Stato parlamentare: "La produzione europea di batterie può avere successo solo se si concentra sulla sostenibilità considerando più aspetti possibile. Le batterie sostenibili sono fondamentali per una transizione energetica e dei trasporti guidata da elevati standard ambientali e sociali".
Sebastian Wolf, Responsabile delle operazioni Battery Cell del Gruppo Volkswagen, ha spiegato: "Il riciclo delle batterie e degli scarti di produzione contribuisce in modo decisivo a garantire l'approvvigionamento di materie prime per le nostre fabbriche future. Con il progetto HVBatCycle si lavorerà a una visione olistica dei processi di riciclo, e quindi all'implementazione del ciclo chiuso dei materiali per le batterie".