Il mercato automobilistico europeo a ottobre 2024 resta fermo, con 1.041.672 immatricolazioni rispetto alle 1.040.532 di ottobre 2023 (+0,1%).
L’Italia mantiene la quarta posizione tra i cinque mercati europei principali, che vedono andamenti differenziati, particolarmente distanti fra loro nel mese: Germania: +6,0% nel mese, -0,4% nei 10 mesi; Regno Unito: -6,0% nel mese, +3,3% nei 10 mesi; Spagna: +7,2% nel mese, +4,9% nei 10 mesi; Italia: -9,1% nel mese, +0,9% nei 10 mesi; Francia: -11,1% nel mese, -2,7% nei 10 mesi.
In tale contesto, il Direttore Generale di UNRAE, Andrea Cardinali ha commentato: "Il percorso di transizione energetica verso gli obiettivi del ‘Fit for 55’ appare attualmente non univoco tra i vari Paesi membri. Persistono divergenze interpretative sulle modalità attuative, sui tempi di transizione e sugli impatti economici delle norme europee. Questa situazione di scarsa chiarezza, con un quadro regolatorio ancora sub judice, crea un clima di incertezza sia per le Case auto - che faticano a pianificare strategie di medio-lungo periodo e rallentano gli investimenti industriali - sia per gli automobilisti, ormai disorientati nell’effettuare le proprie scelte di acquisto”.
Il Governo italiano si prepara a presentare al Consiglio di Competitività la proposta di anticipare al 2025 la revisione del Green Deal e dello stop alla vendita di auto endotermiche fissato per il 2035. Inoltre, richiederà a Bruxelles di eliminare le sanzioni previste dal 2025.
Dal 30 ottobre sono entrati in vigore i dazi definitivi sulle importazioni di auto elettriche dalla Cina, ma proseguono i negoziati UE-Cina per trovare soluzioni alternative compatibili con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. Anche sotto questo profilo, l’UNRAE auspica che sia fatta al più presto chiarezza in modo stabile, a tutela di una equa concorrenza.
Il Direttore Cardinali ha poi sottolineato: "Serve un cronoprogramma puntuale per lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica pubbliche, con obiettivi chiari definiti per singola area geografica e tipologia stradale. Occorrono anche semplificazioni per accedere ai contributi per le infrastrutture private e la proroga di tali incentivi, oltre a un credito d’imposta al 50% per gli investimenti in ricariche fast charge. Per quanto concerne il mercato auto in Italia, UNRAE evidenzia come altamente critici l’abbattimento del Fondo Automotive, che da successive dichiarazioni del Governo sembra intenzionato a reintegrare per devolverlo interamente al supporto all’offerta, e soprattutto l’eliminazione dell’Ecobonus a partire dal 2025".