Interessante ricerca di LoJack sull’andamento dei furti d’auto e il recupero dei veicoli a cavallo della pandemia. Il lockdown ha reso temporaneamente disoccupati gran parte dei topi d’auto, che a quanto pare si sono rifatti una volta che le maglie dei controlli si sono allargate. In particolare, spiega LoJack, nel secondo semestre del 2020 i furti d’auto hanno registrato una impennata, più 30 per cento rispetto al primo semestre. Il business criminale, da mese giugno, ha ripreso il suo ritmo, accelerando ulteriormente nei mesi estivi. Nel mirino dei ladri ancora gli Sport Utility Vehicle che negli ultimi 6 mesi dell’anno hanno raggiunto la quota record del 41% sul totale veicoli sottratti. Allerta speciale in Campania, Lazio, Puglia e Lombardia.
Sono questi i principali trend che emergono dall’analisi “Stolen Vehicle Recovery 2020” di LoJack, la società americana parte del colosso CalAmp leader nei servizi telematici e nel recupero di veicoli rubati.
Il primo semestre aveva risentito decisamente del lockdown, che ha provocato un crollo di queste attività criminali (a marzo -56% vs marzo 2019, ad aprile -87% e a maggio -39%), complice la minore circolazione di veicoli e gli stringenti controlli da parte delle forze dell’ordine e della polizia municipale. Condizioni che hanno obbligato le organizzazioni criminali a rivedere al ribasso i propri affari in questo ambito, pur senza mai fermarsi del tutto.
Da giugno però, come testimoniano i dati dell’Osservatorio LoJack che fa affidamento sui quasi 500.000 dispositivi installati a bordo di vetture e moto in circolazione sulle nostre strade, i ladri d’auto hanno gradualmente riconquistato il terreno perduto, tornando sui livelli, e in alcuni casi anche superando gli anni precedenti e contenendo il 2020 a un calo complessivo del 23%.
A guidare questa la riscossa nel secondo semestre dell’anno sono stati i furti di SUV, trend già rilevato negli anni passati che da giugno ha raggiunto penetrazioni più fino alla quota record del 41% sul totale. Nel 2019 questa percentuale aveva raggiunto il 33%.
Per quanto riguarda la geografia dei furti d’auto, la pandemia ha prodotto un’ulteriore polarizzazione intorno alle aree da sempre più colpite: la Campania è stata teatro del 37% degli episodi criminali, il Lazio del 24%, la Puglia del 18% e la Lombardia del 10%. Lo scorso anno 9 furti di auto su 10 sono avvenuti in queste quattro Regioni.
“Dall’analisi dei dati del nostro Osservatorio emerge con chiarezza come la pandemia non abbia fermato il business criminale dei furti d’auto che, dopo un passaggio a vuoto nei mesi in cui tutto il Paese si è dovuto fermare, ha ripreso velocità”, ha commentato Massimo Braga – Vice Direttore Generale di LoJack Italia, “Dalla fine del lockdown sono emerse due indicazioni che sembrano segnare una nuova svolta nell’attività delle organizzazioni criminali: la concentrazione del fenomeno in alcune aree del Paese e il focus sulla categoria SUV, sempre più spesso sottratti anche attraverso nuovi dispositivi hi-tech che non lasciano tracce sul veicolo e consentono in pochi secondi di dileguarsi indisturbati a bordo dello stesso”.
Grazie alla tecnologia innovativa Mesh da poco lanciata sul mercato, LoJack Premium Touch aumenta in maniera esponenziale la possibilità di recuperare l’auto in caso di furto, trasformando ogni veicolo equipaggiato in un rilevatore di vetture rubate. Questa tecnologia, insieme alla radiofrequenza (non schermabile, in grado di superare anche le barriere fisiche come container, parcheggi sotterranei e garage), rende oggi ancora più rapida ed efficace l’attività di rilevamento e recupero delle auto rubate da parte del team sicurezza LoJack, che agisce sul territorio nazionale e collabora con le forze dell’ordine.