Se son rose, fioriranno. Ma qua altro che rose, siamo proprio al fidanzamento di fatto, alla “fuitina” come dicono in Sicilia quando due innamorati portano avanti le cose fino all’irreparabile. E così Iveco e Hyundai bel belli arrivano in camion a Hannover, ma non un camion qualunque, addirittura un Daily a idrogeno.
Rotta di avvicinamento
La storia, come sa chi si occupa di grandi strategie automotive, ha radici lontane, quando in cerca di moglie orientale Fiat fece gli occhi dolci a Daewoo, che invece se la voleva pappare a spezzatino. Non se ne fece niente, ma il mal di Corea restò sotto la Mole, e i manager torinesi misero un lumino sulla finestra aspettando, chissà, altre chaebol (così si chiamano a Seoul le grandi compagnie conglomerate gestite da un unico proprietario) a cui piacessero automobili, camion, bus e macchine movimento terra.
Fiat (FCA) finita nel firmamento Stellantis, CNH in accelerazione centrifuga, ecco che Iveco si ritrovò con un problemino mica da poco: dove trovare le risorse necessarie per sviluppare un elettrico decente, oppure con una capriola alla Yuri Chechi, atterrare dritti sulla pedana dell’idrogeno. Casualmente, guarda che combinazione, anche Hyundai aveva le palpitazioni per un partner occidentale (e ne ha provati tanti) con il quale giocare un po’ con le celle a combustibile, argomento che mastica da un ventennio almeno. Et voilà.
E’ nato, è nato
Il primo eDaily con papà italiano e mamma coreana (o è al contrario? Visto che si chiama Daily, salvo le nuove leggi riguardo alla scelta del patronimico, il padre dovrebbe essere Iveco, poi boh, fate voi) si presenta in tutto il suo splendore allo scorso IAA di Hannover, nel quale Iveco ha fatto una gran bella figura per il suo stand, le novità e la freschezza ostentata.
Il memorandum d’intesa sul progetto è abbastanza recente, marzo, e quindi la gestazione è poco più che semestrale. Il nuovo nato segue di poco l’annuncio relativo alla messa in pre-produzione dei bus urbani a idrogeno, ma l’accordo è ancor di più ampio respiro.
La tecnologia di elettrificazione dell’eDaily è quella della generazione tramite celle di combustibile, quindi l’LCV appartiene non alla categoria BEV (Battery Electric Vehicle), peraltro già disponibile in gamma Daily con diesel, metano e biogas, ma FCEV (Fuel Cell Electric Vehicle).
Celle Hyundai, batterie FPT
Il prototipo mostrato ha celle (Hyundai) da 90 kW e un motore elettrico (batterie di FPT Industrial, cioè Iveco) da 140 kW. I sei serbatoi possono contenere fino a 12 kg di idrogeno, per una autonomia teorica di 350 Km, una portata max di 30 quintali e tempi di refuel nell’ordine del quarto d’ora. Quindi il FCEV offrirà, quando industrialmente disponile, un raggio d’azione maggiore del BEV puro.
“Dopo il recente annuncio che Iveco Bus equipaggerà i suoi futuri autobus alimentati a idrogeno con le nostre celle a combustibile, l’eDaily alimentato a idrogeno è un altro esempio concreto di ciò che possiamo realizzare lavorando insieme per accelerare la transizione verso le zero emissioni", ha commentato Martin Zeilinger, Head of Commercial Vehicle Development Tech Unit, Hyundai Motor Company. “La partnership tra le due aziende si è dimostrata di grande successo e ci aspettiamo risultati ancora più importanti nei prossimi anni”.
Test clienti già nel 2023
“Nel giorno in cui annunciamo che il nostro progetto di eDAILY elettrico a batteria è diventato realtà, siamo entusiasti di presentare al mondo il primo eDAILY alimentato a idrogeno. Sulla base di questo prototipo, puntiamo a lanciare una piccola serie di furgoni elettrici a celle a combustibile da sperimentare con clienti selezionati entro la fine del prossimo anno”, ha commentato Marco Liccardo, Chief Technology & Digital Officer, Iveco Group. “Questo traguardo emozionante nel nostro percorso di sostenibilità è il risultato della proficua collaborazione tra Iveco Group e Hyundai Motor Company e dimostra che aggregando i nostri punti di forza possiamo ottenere risultati tangibili in tempi brevi”.
A quanto pare, il fidanzamento potrebbe diventare qualcosa di più, soprattutto attraverso azioni congiunte a livello mondiale e alla condivisione di gamme prodotto, veicoli e propulsori.