Questa settimana la nostra classifica non è proprio tale, ma è il risultato di una riflessione di Osservatorio Segugio.it che ha analizzato i dati diffusi dalla Polstrada in merito alle rilevazione di stato d’ebbrezza. La tabella qui sotto sintetizza un dato drammatico, ovvero quanto tra i giovnissimi sia esploso il fenomeno dell’alcolismo alla guida, e a nulla sembra valere l’introduzione della legge sull’omicidio stradale per la quale la guida in stato di ubriachezza è una sensibile aggravante.
In sostanza, tra il 2017 e il 2021 il valore generale è cresciuto del 44%, ma a pesare sulla statistica è il più 108% della fascia 18-22 anni, secondo le rilevazioni di Polizia Stradale e Carabinieri nelle notti del fine settimana. La media del 7,5% di positivi sul totale controlli è, a nostro avviso, estremamente alta, e forse ancor di più lo sarebbe a valle della pandemia (spettiamo quindi i dati 2022).
La fascia che meno è cresciuta è quella degli over 32 (segmento che nostro avviso potrebbe essere ulteriormente frazionato), +20,5%.
La fotografia mostra una percentuale di positivi nei primi 9 mesi del 2021 del 7,5%, in crescita del 44,2% rispetto allo stesso periodo 2017 (la metodologia di controllo negli anni è rimasta la medesima, sebbene nel 2021 il numero di controlli totali sia calato a causa della pandemia).
La fascia che ha mostrato la crescita maggiore è stata la più giovane, dai 18 ai 22 anni, con un +108,8%, mentre la fascia oltre i 32 anni mostra una crescita più contenuta (+20,5%), rimanendo però quella con il tasso di positivi più alto (8,8%).
Il Codice della Strada pone a 0,5 grammi per litro il limite oltre il quale si risulta positivi all’alcol test, con l’eccezione di alcune categorie di conducenti “particolari” (under 21, neopatentati, guidatori professionali, soprattutto truck, per i quali il limite massimo è… zero.