Carta di identità delle auto elettriche: quanto ci si può fidare dei dati comunicati dai costruttori? È il quesito al quale ha cercato di rispondere Motor1.com, organizzando una prova comparativa indipendente su strada dei sei modelli zero emissioni oggi più richiesti sul mercato (Hyundai Kona, Jaguar I-Pace, Nissan Leaf, Renault Zoe, smart EQ fortwo e Tesla Model S).
Il test ha coperto una distanza complessiva di 150 chilometri circa lungo la direttrice Roma-lago di Bracciano. Un percorso misto costituito per il 45 per cento da strade urbane (70 chilometri, 35 nel centro dell'Urbe e 33 sulle tangenziali), per una quota percentuale uguale da asse viario extracittadino (35 chilometri in tratti misto campestri versus 33 chilometri sulle statali) e solo per il 10 per cento dalla rete autostradale (una quindicina i chilometri in tutto).
I veicoli, affidati ai giornalisti della rivista e a driver professionisti, sono stati utilizzati tutti in modalità ECO, ossia l'impostazione che blocca al minimo il livello di assorbimento energetico e che è la più scelta dai comuni automobilisti. L'obiettivo era infatti di tenere lo stesso comportamento al volante che avrebbe un conducente qualunque.
La classifica finale è stata sdoppiata tra autonomia e consumi. E i risultati sono interessanti perché, se la Tesla risulta prima quanto a numero di chilometri percorribili con una sola ricarica (533), non succede lo stesso in termini di efficienza, perché i 19,5 kWh richiesti fanno precipitare l'elettrica californiana al penultimo posto.
Il miglior compromesso tra autonomia e consumi appare ascrivibile alla Hyundai Kona, medaglia d'argento con i suoi 435 chilometri garantiti e leader del gruppo dei sei con 13,1 kWh.