Ridurre l’impatto, ma non solo sui prodottiAnche Renault guarda all’impronta carbonica industriale piuttosto che al livello inquinante dei veicoli. Risultati migliori degli obiettivi




Il Gruppo Renault ha ridotto in tre anni la carbon footprint connessa al trasporto delle sue merci in Europa del 6,9%, superando l’ obiettivo del 5,3%. Questi risultati sono stati convalidati da FRET21, un dispositivo che riunisce gli attori dei settori dei trasporti e della logistica che incentiva gli spedizionieri di ricambi e veicoli a ridurre l’impatto ambientale dei trasporti.

 

Dal 2015 a oggi, il Gruppo ha complessivamente ridotto del 15% le emissioni di CO2 connesse alle attività logistiche europee, grazie a soluzioni innovative implementate dalla Direzione Supply Chain, come l’eco-design degli imballaggi e la riduzione del numero di chilometri percorsi.

(descrizione)Florence Ughetto, Esperta di Sviluppo Sostenibile e Logistica della Supply Chain del Gruppo Renault: “Da oltre un decennio lavoriamo per trovare soluzioni con lo scopo di ridurre l’impronta ambientale dei nostri flussi di approvvigionamento. In particolare, facciamo sempre più ricorso ai trasporti multimodali, miglioriamo il tasso di riempimento dei contenitori e dei camion nonché l’eco-design degli imballaggi e riduciamo il numero di chilometri percorsi. Questo lavoro che svolgiamo regolarmente con diversi settori di attività del Gruppo e con i nostri fornitori, restando quanto più possibile vicino al nostro sistema industriale, ci ha permesso di raggiungere e persino di superare i nostri obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 per la seconda volta consecutiva”.

Pierre Lupoglazoff, Responsabile del progetto EVE per l’ADEME, ha aggiunto: “Protagonista della supply chain sulla scena mondiale, Renault si è impegnata in modo rigoroso e costante nel nostro dispositivo Fret 21. Le sue iniziative, realizzate congiuntamente con i fornitori di servizi di trasporto in una logica di partnership, sono concrete e molto operative, ciò che ne determina il successo”.

 

(descrizione)Le 3 leve principali della decarbonizzazione:

Sviluppare il ricorso ai trasporti multimodali: la Supply Chain collabora con i trasportatori per incrementare la quota dei flussi ferroviari rispetto al trasporto su gomma. Ad esempio, l’utilizzo del treno dall’Europa dell’Est alla Francia ha permesso di evitare 2.600 tonnellate di CO2

Ridurre i chilometri percorsi per metro cubo: 

Ottimizzando il tasso di carico dei camion e di riempimento delle confezioni. La Supply Chain ha sviluppato strumenti digitali per visualizzare in 3D i camion e aumentare il tasso di carico. Ciò ha contribuito ad evitare 12.200 tonnellate di emissioni di CO2 e riducendo la quantità di imballaggi utilizzati e per renderli più densi, per ottimizzare il numero di pezzi per confezione, per una riduzione di 8.800 tonnellate di CO2.

Diminuendo le distanze percorse: l’obiettivo è avvicinare la rete dei fornitori ai siti di produzione per ridurre il numero di chilometri percorsi per metro cubo. Questo è quanto è accaduto in Francia grazie allo sviluppo di ElectriCity, che riunisce un ecosistema di fornitori nei pressi dei tre stabilimenti di produzione di questo centro industriale dedicato ai veicoli elettrici. Quest’iniziativa ha evitato l’emissione di 6.120 tonnellate di CO2.

 Migliorare il mix energetico e le prestazioni energetiche dei trasportatori:

La Supply Chain sostiene la rete dei trasportatori con il questionario ECO2 che consente loro di recuperare informazioni sulle loro prestazioni ambientali, in particolare sul consumo medio, e di rivedere il loro impegno per gli anni successivi. Il risultato è una riduzione delle emissioni di 5.700 tonnellate di CO2.