Con San Valentino ormai alle porte quasi dispiace ricordare le risultanze di una ricerca condotta in America nel 2012, secondo cui la maggioranza delle coppie dorme separata per una parte o anche per l'intera durata del ciclo del sonno.
Muove da queste premesse il prototipo del Lane Keeping Bed, uno degli Interventions di Ford. Nel caso specifico, declina e adatta a un settore del tutto diverso - la camera da letto - quella stessa tecnologia che in ambito automotive serve ad avvisare il conducente, mediante una vibrazione inviata al volante, in caso di invasione involontaria di un'altra corsia di marcia.
Il Lane Keeping Aid - questo è il nome della soluzione di riferimento - si trova montato su diversi modelli a listino per il Marchio dell'Ovale Blu, tra cui la nuova generazione della Focus. Qualora il driver non intervenga a seguito dell'avviso, sarà il sistema a fornire alla centralina elettronica di bordo le indicazioni necessarie per riportare il mezzo in traiettoria, operando una sterzata.
"I veri sognatori non dormono mai" (Edgar Allan Poe)
Possiamo anche dar credito alla bella frase dello scrittore americano. Resta comunque il fatto che, riallacciandoci alla ricerca americana di cui sopra, ben 1 persona su 4 tra quelle impegnate sul piano affettivo, dichiara di dormire meglio da sola, ossia se accanto a sé non ha la sua 'dolce metà', tanto che da anni si è diffusa oltreoceano la pratica degli 'sleep divorces'.
Come funziona il Lane Keeping Bed di Ford? Il sistema sfrutta sensori di pressione. È così possibile bloccare immediatamente lo spostamento del partner dall'altra parte del letto, riportandolo indietro per mezzo di un nastro trasportatore integrato.
"Il Lane Keeping Aid a bordo delle nostre auto - ha rilevato Anthony Ireson, Director Marketing Communications di Ford Europa - può rendere l’esperienza di guida più semplice e più confortevole. Abbiamo pensato che applicare una simile riflessione a un letto potesse essere un ottimo modo per mostrare ai conducenti una tecnologia di cui prima non erano a conoscenza."
Interessante, sul tema della condivisione degli spazi dove dormire, il parere del dott. Neil Stanley - Independent Sleep Expert e autore del 'How to sleep well' -, che ha posto l'accento sul fatto che, mentre si riposa, "siamo programmati per svegliarci quando qualcosa o qualcuno ci tocca inaspettatamente.
Se qualcuno si muove verso il nostro lato del letto, questo meccanismo di difesa entra in azione, comportando bruschi risvegli notturni."