Contemplare e normare le nuove formule per la mobilità. È solo uno dei punti affrontati da Aniasa (Associazione Nazionale Industria dell'Autonoleggio e Servizi Automobilistici) a Roma nel corso dell'audizione tematica odierna presso la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati.
L'organizzazione confindustriale ha posto l'accento sulla necessità di circoscrivere concettualmente e operativamente il concetto di 'vehicle sharing'.
Per l'associazione è tempo di operare, in una direzione ben precisa, su un documento - il Codice della Strada - elaborato oltre venticinque anni fa e che evidenzia da tempo "profili anacronistici e di sostanziale inadeguatezza", ha dichiarato Massimiliano Archiapatti, Presidente di Aniasa.
"Nel 1992 - ha ripreso - circolavano sulle nostre strade 31.000 veicoli a noleggio a lungo o breve termine. Oggi abbiamo superato quota 1 milione di veicoli ed è possibile prendere un’auto in affitto da pochi minuti a 5 anni. L'attuale Codice costituisce, ormai, un ostacolo all’innovazione e all’affermarsi di nuovi e più sostenibili modelli di fruizione dei veicoli."
Le altre proposte avanzate da Aniasa nel quadro dell'audizione riguardano regole armonizzate per la gestione/fruizione dei servizi in ambito cittadino; estensione, di là dalle imprese iscritte all'Albo in conto terzi, della possibilità di noleggio di mezzi con una portata di oltre 60 quintali; apertura alla formula del renting per i conduttori di taxi e driver del settore Ncc.
"La mobilità a noleggio oggi può rappresentare un immediato volano dell’evoluzione verso modelli più sostenibili e sicuri e un acceleratore della svolta elettrica", ha suggerito Archiapatti. Già oggi il settore copre la metà delle immatricolazioni complessive di vetture zero emissioni in Italia.