Soltanto il 14 per cento delle officine di autoriparazione, in un campione intervistato dall’osservatorio Autopromotec, prevede il pieno ripristino dell’attività di officina ai livelli pre-Covid entro la fine del 2020. Il 20% degli intervistati ritiene che sia ipotizzabile il ritorno alla normalità si ritrovi nel corso del primo trimestre, mentre il 28% dichiara di attendersi una ripresa nel secondo trimestre del 2021. La maggioranza delle officine 38% sostiene che il ritorno alla normalità avverrà soltanto a partire dalla seconda metà del 2021.
È quanto emerge da un’indagine speciale dell’Osservatorio Autopromotec condotta in ottobre su un campione rappresentativo di officine di autoriparazione in Italia. Nel dettaglio, emergono interessanti indicazioni anche sull’andamento del fatturato delle officine nell’anno in corso rispetto all’anno precedente. Il 18% degli intervistati ha affermato che nel 2020 il fatturato è aumentato, il 39% che è rimasto stabile e il 43% che è diminuito. Ad incidere sul calo è sicuramente il fatto che, in particolare nel periodo del lockdown nazionale a cavallo tra i mesi di marzo e maggio scorsi, gli autoriparatori si sono trovati alle prese con una drastica diminuzione della quantità di interventi d’officina a causa delle stringenti restrizioni alla circolazione.
L’indagine ha poi analizzato anche le possibili conseguenze della pandemia sull’attività e sui prezzi di officina in una prospettiva di lungo termine, ovvero oltre i sei mesi. Ne emerge che, per quanto riguarda il volume di attività, prevale il pensiero di chi si attende una diminuzione rispetto a chi prevede un aumento (37% contro 11%), seppur in un quadro in cui dominano i giudizi di stabilità (52%). Per i prezzi, invece, la maggioranza degli operatori (77%) ritiene che non vi saranno particolari scossoni. Tra gli altri, prevalgono le indicazioni di aumento (16%) rispetto a quelle di diminuzione (7%).