Nove italiani su dieci preferiscono l'auto elettricaLe caratteristiche dell'utilizzatore medio




Chi la compra non torna indietro. Restano ancora però dei dubbi sull'autonomia e sui costi.
Ecco l’identikit di chi guida un’auto “alla spina” secondo quanto riportato dalla nuova instant survey di Areté: vive in città, ricarica a casa, acquista in unica soluzione, ed è pienamente soddisfatto dell’esperienza in elettrico.
In Italia nei primi otto mesi dell’anno sono state vendute oltre 41mila auto elettriche (+32% vs lo stesso periodo dello scorso), ma la penetrazione sull’intero immatricolato nazionale stenta a crescere e resta confinata sotto quota 4% (al 3,9%).
Dallo studio emerge il profilo dell’utilizzatore medio dell’auto elettrica: il 58% del campione intervistato guida una di queste vetture da oltre un anno, nella maggioranza dei casi vive in una città (nell’89% dei casi) e ricarica la propria auto preferibilmente in casa (57%). Solo il 38% si affida alle colonnine collocate negli spazi pubblici e il restante 5% si serve delle infrastrutture collocate nei parcheggi del luogo di lavoro.
L’85% dei rispondenti afferma di compiere meno di 400 km con un pieno. Questo ne conferma il problema sull’autonomia di queste vetture.
Ma in generale, chi compra l'auto elettrica si mostra soddisfatto della scelta: l’87% è contento dell’esperienza di ricarica (rete colonnine, abbonamenti, modalità di pagamento) e la percentuale sale addirittura al 96% se la domanda riguarda il gradimento complessivo per la tecnologia.
Tra i motivi principali che spingono gli italiani a scegliere l'elettrico c'è sicuramente l’attenzione all’ambiente e alla riduzione delle emissioni di CO2.

"I dati della nostra nuova instant survey”, ha sottolineato Massimo Ghenzer - Presidente di Areté, "rivelano, da una parte, la piena soddisfazione degli acquirenti delle auto elettriche per questa tecnologia, chi la prova non torna indietro; d’altra parte, i dati mostrano i limiti insiti nell’attuale offerta di modelli elettrici che restano principalmente due: i costi, ancora troppo elevati, riducono di fatto il target di acquirenti a circoscritte fasce di popolazione in grado di acquistare una vettura senza finanziamenti e la limitata autonomia in termini di chilometri che non consente di liberarsi totalmente delle ansie sulle percorrenze. Fino a quando questi due limiti persisteranno questo segmento di mercato è destinato a restare poco più di una nicchia dell’automotive nazionale”.