Ci sono anche loro - car sharing e autonoleggio - tra le attività consentite in base all'ultimo Decreto del Consiglio dei Ministri, selezionate per bloccare il diffondersi del Coronavirus (Covid-19), ma consentire al contempo al Paese di andare avanti e poter garantire i servizi essenziali.
Il dubbio, che ha portato ANIASA (acronimo che sta per 'Associazione Nazionale Industria dell'Autonoleggio e Servizi Automobilistici') a firmare e diffondere una nota, nasce dal fatto che i due settori non sono citati esplicitamente nell'allegato al documento che elenca a quali ambiti lavorativi è concesso rimanere operativi. Una omissione che non ha però bloccato l'erogazione del servizio, già ammessa nel precedente provvedimento sottoscritto dal Premier Giuseppe Conte.
Gli operatori dei comparti potranno così continuare a soddisfare le richieste di mobilità di quanti sono costretti a spostarsi per motivi lavorativi, di salute o per rispondere a una emergenza.
I veicoli, tra cui i furgoni utilizzati per coprire l'ultimo miglio e consegnare beni alimentari, farmaci, prodotti di prima necessità, sono sottoposti a un processo di igienizzazione dopo ogni noleggio, così da prevenire il rischio di contagio.