Riunirsi allo stesso tavolo del Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e dell'Assessore a Mobilità e Lavori Pubblici locale, Marco Granelli. La richiesta, contenuta in una lettera indirizzata all'attenzione dei due soggetti istituzionali, vede nel ruolo di mittenti alcune tra le aziende, nazionali ed estere, che offrono servizi di monopattini elettrici in condivisione. Operatori più o meno conosciuti nel capoluogo lombardo, interessato da una sperimentazione in materia da poco avviatasi: hive, Circ, Bird, Dott, Tier e Lime.
I player citati chiedono, nello specifico, di riflettere sul numero massimo di licenze autorizzative sinora concesse, valutando se sia il caso di operare una revisione sostanziale sul punto che si allarghi al fronte dei meccanismi di attribuzione.
Il momento si presenta quanto mai propizio grazie alla modifica al testo del Codice della Strada legata al cosiddetto emendamento Comincini (dal nome del senatore di Italia Viva, Eugenio Comincini, che l'ha presentato) approvato all'interno della Legge di Bilancio, che equipara velocipedi e monopattini.
Gli operatori indicati in avvio di notizia puntano il dito contro le 2.250 licenze che il Comune di Milano ha messo a disposizione attraverso il meccanismo dell'Avviso Pubblico, ritenute tuttavia a rischio di insufficienza con speciale riguardo al titolo di 'città della new mobility' conquistato dal capoluogo lombardo.
Secondo le aziende che offrono servizi di micro-mobilità e mobilità dolce elettrica in condivisione, estendere l'accesso a queste soluzioni porterebbe a una ricaduta estremamente positiva nella lotta quotidiana contro le soglie di inquinamento atmosferico, non di rado pericolose per la salute delle persone, fatte segnare localmente.