Mercato auto Europa: +4,1 a dicembre, +0,9% nel 2024




Il mercato auto europeo ha registrato una crescita del 4,1% delle immatricolazioni di autovetture in Europa, con un totale pari a 1.091.131 auto contro le 1.048.394 dello stesso periodo del 2023.

In particolare, dall’analisi dei 5 principali mercati europei (Major Markets) è emerso un divario tra dicembre il resto dell'anno (più ridotto appunto per l’intero anno): Spagna: dopo 4 anni consecutivi, il 2024 chiude con oltre un milione di auto nuove (+7,1%); Francia: autovetture in leggero aumento a dicembre (+1,5%) ma 2024 in perdita (-3,2%); Regno Unito: 1.952.778 autovetture nuove vendute nel 2024 (+2,6%); Italia: -4,9% lo scorso mese, -0,5% nell’intero 2024; Germania: vendite auto in calo dell’1,0% nel 2024.

Le auto elettriche e ibride plug-in (ECV) in Italia, nell’ultimo mese dell’anno infatti rappresentano solo l’8,9% delle immatricolazioni complessive (BEV 5,5% e PHEV 3,4%), un dato ben lontano da: Regno Unito: 40,0% (BEV 31,0% e PHEV 9,0%); Francia: 29,6% (BEV 16,1% e PHEV 13,5%); Germania: 23,4% (BEV 14,9% e PHEV 8,5%); Spagna: 14,4% supportate dagli incentivi (BEV 8,4% e PHEV 6,0%).

L'ACEA ha annunciato una serie di proposte alla UE che includono: l’armonizzazione degli incentivi per le auto elettriche nei 27 Paesi membri; una revisione delle sanzioni ai produttori di auto, per il mancato rispetto degli standard di emissione di CO2; la richiesta di stabilità normativa per favorire gli investimenti dei costruttori e scelte consapevoli da parte dei consumatori.

Il Direttore Generale di UNRAE, Andrea Cardinali ha spiegato: "È ormai intollerabile che l’Italia continui a navigare in ritardo rispetto all’Europa nella transizione verso la mobilità a zero o bassissime emissioni. Servono politiche chiare e stabili, che orientino i clienti e consentano agli operatori automobilistici di pianificare gli investimenti senza incertezze. Inoltre, è indispensabile rivalutare regole e parametri per le multe della UE ai Costruttori per il superamento dei limiti di CO2 in vigore dal 2025 che rischiano solamente di indebolire ulteriormente un’industria già fragile, di arrestare gli investimenti e di deprimere ulteriormente il mercato. Su questo tema la Commissione Europea, dopo una prolungata irremovibilità, ha iniziato a parlare con voci discordanti. È urgente passare dalle parole ai fatti con cristallina chiarezza”.

Delle proposte strategiche per l’Italia se ne parlerà nel prossimo Tavolo Automotive convocato dal Ministro Urso. Cardinali ha aggiunto: "l’UNRAE insiste da tempo sulla necessità di istituire un piano pluriennale di sostegno alla domanda di veicoli a zero o bassissime emissioni e di intervenire sul regime fiscale delle auto aziendali, inadeguato e penalizzante. È altrettanto cruciale accelerare lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica e intervenire sui costi dell’energia perché la transizione possa finalmente decollare”.

 (descrizione)