Il mercato auto a dicembre 2024 ha registrato 105.715 vetture immatricolate, in flessione del 4,9% rispetto alle 111.201 unità dello stesso mese del 2023.
Con 1.558.704 immatricolazioni, numeri inferiori alle aspettative, l’anno 2024 segna una flessione dello 0,5% rispetto alle 1.566.521 unità del 2023.
Le immatricolazioni di vetture elettriche pure (BEV) nel mese di dicembre si attestano al 5,5%, in lieve aumento rispetto al 5,3% di novembre ma inferiore al 6,0% di dicembre 2023. Il 2024 chiude con una quota BEV al 4,2%, pari a quella del 2023. Le auto ibride plug-in (PHEV) raggiungono il 3,4% a dicembre, con un lieve incremento rispetto a novembre ma in calo su base annua, con una quota complessiva per il 2024 che si ferma al 3,3%, inferiore al 4,4% dell’anno precedente. La quota totale di vetture elettrificate (ECV) nel 2024 si attesta al 7,5%, contro l’8,6% del 2023.
"Non possiamo accettare che una politica frammentaria e scoordinata, a livello sia europeo
che italiano, si trasformi in un peso economico così penalizzante per i Costruttori”, ha commentato il
Presidente Michele Crisci. "Come abbiamo chiarito molto bene nel corso della nostra Conferenza Stampa di fine anno, non vi è dubbio che il Green Deal non sia la causa della crisi dell’automotive in Europa, tuttavia a tal proposito non possiamo non sottolineare con forza come la carenza e la disomogeneità degli strumenti incentivanti, della fiscalità sull’auto e della disponibilità di infrastrutture adeguate abbiano evidentemente frenato il mercato in relazione allo sviluppo atteso delle nuove tecnologie a zero e bassissime emissioni”.
Nel frattempo, la Commissione Europea ha annunciato l’avvio di un “Dialogo strategico sul futuro dell’industria automotive europea” previsto per gennaio 2025. Saranno coinvolti i principali stakeholders con l’obiettivo di definire e attuare misure concrete per rafforzare la competitività del settore, affrontare le sfide della decarbonizzazione con un approccio tecnologicamente neutrale, sostenere l’occupazione e modernizzare il quadro normativo.
"Riguardo al nostro Paese, non possiamo non rilevare l’inadeguatezza di una politica solo di supporto alla produzione senza una congrua, coerente e continuativa attenzione di sostegno al mercato delle nuove tecnologie”.