Curiosa ma interessante la ricerca del colosso chimico Basf, che si è preso la briga di analizzare se e come influisse il crollo mondiale delle immatricolazioni nella scelta del colore dell’auto. In realtà a livello mondiale poco o nulla è cambiato, i colori-trend sono sempre gli stessi, cioè bianco nero e grigio, quelli cosiddetti “acromatici”, che richiamano concettualmente una certa attenzione per l’ambiente ma soprattutto pongono l’accento sul concetto di tecnologia avanzata. Qualcosa è cambiato invece nelle nicchie di colore, come ad esempio il riaffermarsi del blu (9%), e anche il rosso sembra piacere (5%) per il richiamo alla sportività e al plein air. Seguono le tonalità neutre, come il beige, il marrone e la scala cromatica tra arancione e giallo. Il verde non rientra nelle preferenze degli automobilisti (forse a esclusione dei fedelissimi al verde inglese).
Questo per quanto riguarda il dato mondiale. Ma cosa succede restringendo il campo all’Europa, o meglio alla regione EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa)? I colori vincenti sono gli stessi (Bianco, nero, grigio e argento), da soli valgono i tre quarti delle nuove automobili. Blu e rosso valgono un po’ di più, per il resto siamo nella nicchia della nicchia.
Per quanto riguarda le altre macroaree, la ricerca Basf ci segnala un 2% di oro e l’1% di viola nell’area Asia-Pacifico, una selezione con meno varianti in nord America, ma una decisa passione per il rosso (9%). Una piccola percentuale di auto arancione (taxi?) circola in sud America, cioè l’1%, la stessa che in Asia, che rimane l’area con il più ampio ventaglio cromatico.