Una gamma completamente rinnovata ed elettrificata per la Losanga. Dopo Kangoo e Trafic, a Lione, in occasione di Solutrans, Renault ha presentato il nuovo Master. Il pubblico italiano ha potuto scoprirlo a Milano, a Transpotec, a cui la Casa francese, una tra le poche produttrici di veicoli commerciali, non ha voluto mancare per incontrare da vicino la clientela.
I nuovi modelli puntano ai grandi numeri anche nel nostro Paese dove da anni Renault è uno dei brand più amati dai professionisti. È, dunque, un momento sfidante per Adriano Starace, 35 anni, dallo scorso maggio Brand Manager LCV di Renault Italia.
Qual è oggi la situazione del mercato dei veicoli commerciali in Italia e come si posiziona Renault?
«Il 2024 sta dando parecchie soddisfazioni. L'approvvigionamento di materie prime e semi
conduttori non è più un problema, i tempi di consegna sono tornati quelli di sempre. La produzione sta seguendo la domanda.
Finalmente stiamo rivedendo numeri degni del mercato italiano: nei primi cinque mesi dell'anno sono stati immatricolati oltre 91.000 veicoli con un +16,9 per cento sullo stesso periodo 2023. Numeri che ci lasciano ben sperare anche per la seconda parte del 2024.
Renault in questo contesto ha messo a segno addirittura un +50% abbiamo venduto oltre 8.000 veicoli. Ci sono canali che stanno crescendo a ritmi importanti, come quello del noleggio a lungo termine che oggi contribuisce al totale Italia con un 33 per cento di quota. Con il mondo del key account lavoriamo a fianco dei principali noleggiatori. Abbiamo una gamma totalmente rinnovata e dobbiamo assicurarci che il nostro prodotto sia sempre presente nella loro offerta e sia proposto nel modo 'giusto'. Ecco perché siamo impegnati a offrire una formazione specifica sulle new entry»
Una gamma tutta nuova. Quali gli obiettivi in termini di numeri?
‘’Premetto che siamo estremamente orgogliosi del lavoro fatto aperto gli ordini per tutta la nostra gamma rinnovata: a partire dalla furgonetta per eccellenza, Kangoo, per passare al medio Trafic, e arrivare a Master, la nostra punta di diamante.
Kangoo e Trafic che saranno nelle nostre concessionarie a partire dalle prossime settimane, oggi rispondono ai nuovi standard elevatissimi di sicurezza che l'Unione Europea impone con una lunga lista di Adas. Sono, inoltre, stati rinnovati esteticamente per adottare la brand identity Renault. Il rinnovamento del marchio ab-braccia, infatti, anche il mondo dei veicoli commerciali.
Per quanto riguarda Master, da questa estate nelle concessionarie con consegne a partire da settembre, è realizzato su una piattaforma completamente riprogettata che consente di offrirlo fin dall'inizio in versione diesel ed elettrica e con dotazioni Adas di altissimo livello. Sarà proprio lui a fare la parte del leone sul mercato: rappre senta oltre il 35 per cento dei nostri volumi. Non dimentichiamo che è proposto non solo come veicolo lamierato, ma anche come telaio per un'ampia varietà di allestimenti, alcuni dei quali realizzati in fabbrica collaborazione con i nostri partner. Con questo tris di assi puntiamo a consolidare le performance».
Tutta la gamma è proposta anche in versione elettrica. Il mercato italiano
è pronto?
«Sul veicolo commerciale il mercato elettrico è ancora piccolo. Segue, infatti, logiche diverse rispetto a quello delle vetture ma è promettente perché è proprio nell'ultimo miglio che l'alimentazione elettrica vede la sua applicazione ideale.
A mio avviso il ruolo dei costruttori è quello di offrire prodotti che diano il massimo in termini di efficienza (a questo proposito sottolineo che Master ha oltre 460 km di autonomia), e 'informazioni' ai clienti per far comprendere loro quali sono i benefici in termini di consumi certo, ma anche fiscali. Aspetto, quest'ultimo, sul quale le aziende sono maggiormente sensibili.
Per una diffusione dell'elettromobilità è poi fondamentale il ruolo dei venditori. Quasi sempre il cliente, quando varca la porta della concessionaria, punta a un veicolo ad alimentazione tradizionale: i nostri specialisti devono fare la differenza spiegando che tipo di beneficio può portare il prodotto elettrico.
Gli incentivi sicuramente funzionano. Serve, però, continuità per avere una dinamica più fluida. Infine, è opportuna una predisposizione al passaggio alle nuove alimentazioni.
Per quanto riguarda Renault abbiamo l'ambizione di crescere con Kangoo, modello che sviluppa più volumi, ma l'aspettativa è alta anche per quanto riguarda Master, al momento il mezzo che offre la tecnologia più avanzata».
Quanti sono oggi i punti Renault Pro+ in Italia e qual è il ruolo di questa rete nel raggiungimento dei vostri obiettivi?
«Tutta la rete di concessionari Renault è ovviamente al corrente dei nostri punti di forza ma i punti Pro+ sono i più specializzati. A fine anno arriveremo a 36 siti su 63. Siti in grado di seguire a 360 gradi il cliente del veicolo commerciale. Non stiamo parlando solo di specialisti in grado di proporre al cliente il veicolo giusto per la missione specifica, ma un punto di riferimento per l'assistenza e la manutenzione specializzata.
L'obiettivo dei centri Pro+ è facilitare la vita dei professionisti: per questo in previsione ci sono anche officine con orari estesi e courtesy van di pari livello».
Oggi conta più il veicolo o i servizi che un brand è in grado di offrire?
«Il servizio oggi è un aspetto determinante: è al centro della scelta del cliente. Il prodotto ovviamente ha il suo ruolo ma senza servizio non si va lontani. I costruttori devono bilanciare, dunque, le due cose. Ed è quello che fa Renault che gode di un’immagine di marca solida, determinante per attrarre il cliente e con il servizio fa si che rimanga soddisfatto e torni».
Come saranno i veicoli che si occuperanno della movimentazione delle merci nelle città di domani?
«Il settore dei veicoli commerciali ha vissuto una rivoluzione a partire dal 2020, in particolare per quanto riguarda il trasporto dell'ultimo miglio, condizionato dall'e-commerce. Nel prossimo futuro credo che continueremo ad avere una distinzione tra furgoni piccoli e medi e grandi ma mi aspetto che i veicoli saranno concepiti in modo diverso da come li vediamo oggi perché dovranno adattarsi a tutte le circostanze/missioni. Modularità diventerà la nuova parola d'ordine».