Nonostante i numeri delle immatricolazioni auto parlino chiaro (a conferma di una ripresa post pandemia), l'Europa non ha ancora raggiunto i livelli delle vendite riferiti agli anni precedenti il Covid-19. Lo ha comunicato il 23° Rapporto Aniasa. All'allentamento del mercato dell’automobile hanno contribuito sicuramente le tensioni internazionali della guerra tra Russia e Ucraina e le difficoltà dovute all’imposizione forzata della transizione ecologica.
Le immatricolazioni complessive dei Paesi Top 7 (in ordine di volumi: Germania, Regno Unito, Francia, Italia, Spagna, Belgio e Olanda) nel 2023 hanno fatto registrare un totale appena inferiore ai 10 milioni di autovetture, a fronte dei circa 12,4 milioni del 2019 (un volume simile a quello del biennio precedente). Il mercato dei 7 Paesi, sceso al di sotto dei 10 milioni di immatricolazioni già nel 2020, ha continuato a calare fino al 2022, riprendendosi poi nel 2023, quando si è registrato un discreto +14,8%.
Dal 2019 al 2023 il mercato dei veicoli commerciali leggeri (0-3,5t) è passato da oltre 1,6 milioni di unità a poco più di 1,4 milioni. In ambito autovetture, segnali positivi per tutte le Top 7, con il Belgio con il +29,5% e la Germania con il +7,3%. Il +18,9% dell’Italia è il secondo migliore risultato, anche se vicino al +18,4% dei Paesi Bassi e al +17,9% del Regno Unito.