Secondo il rapporto trasmesso da TechCrunch, il re-commerce è cresciuto di quasi il 15% nel 2021, con un tasso di crescita più alto nella storia del settore. L'82% dei consumatori vende e/o acquista prodotti usati e il 61% sceglie di acquistare articoli di seconda mano tramite applicazioni e marketplace di re-commerce online.
In media gli utenti trascorrono 27 minuti al giorno su queste app, che è poco meno del tempo trascorso sui social, mentre in negozio acquista solo il 39% dei consumatori.
Tra i fattori ad influenzare la scelta dei consumatori c'è sicuramente la "caccia all'affare", ovvero il cercare il più possibile di risparmiare attraverso l'acquisto di prodotti di marca a un prezzo accessibile e/o di guadagnare grazie alla vendita di articoli di seconda mano. In particolare, per Gen Z (13%) e Millennial (19%) il re-commerce è diventato una fonte di reddito primaria o secondaria (30% per entrambi). Inoltre, a cambicare è anche lo stile di consumo, che ad oggi è molto più attento e mirato alla sostenibilità.
Forbes USA rivela che il 62% dei Millennial e Gen Z preferisce acquistare capi prodotti da marchi che integrano una strategia di sostenibilità. Una tendenza che sta influenzando anche le abitudini di acquisto dei consumatori italiani: secondo il sondaggio realizzato da Lega Coop e IPSOS, presentato lo scorso maggio, circa 1 italiano su 2 ha acquistato almeno un prodotto usato negli ultimi 3 anni. In un mercato in cui il consumatore tende ad acquistare più spesso su canali digitali piuttosto che in negozi fisici, la maggior parte degli acquisti avviene tramite marketplace di re-commerce online (61%).
Francesco Soncini Sessa, Head of Strategic Alliances di Mia-Platform (in foto), tech company italiana che accelera la creazione di piattaforme e applicazioni digitali sostiene infatti che: "è importante per le aziende del mondo retail dotarsi di applicazioni e piattaforme digitali modulari e flessibili ispirati ai principi del Composable Business, per abilitare rapidamente nuovi servizi e modelli di business e per costruire un customer journey semplice, personalizzato e facilmente evolvibile. L'utilizzo di soluzioni componibili nel settore retail è diventato fondamentale per le aziende che vogliono rimanere competitive e soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei propri clienti. Grazie a un'architettura modulare, i player del settore possono ottenere una maggiore agilità operativa, personalizzazione dell'esperienza cliente, capacità di innovazione continua ed efficienza operativa, aggiungendo, sostituendo o integrando facilmente nuove funzionalità e applicazioni senza dover riscrivere l'intera infrastruttura."
Secondo le principali testate internazionali, i 5 trend di sviluppo sostenibile nel retail sono: la logistica circolare (l'ottimizzazione dei trasporti, il ricorso a imballaggi riciclabili o riutilizzabili, l'implementazione di soluzioni di logistica circolare e reverse logistic per ridurre gli sprechi e migliorare l'efficienza e la trasparenza dell'intera filiera); l'intelligenza artificiale (che contribuirà a rendere i processi di vendita più fluidi, oltre che a personalizzare sempre più l'esperienza d'acquisto dei consumatori e permetterà di ottimizzare la supply chain, migliorando per esempio la gestione dei resi); il Metaverso (che consente di ricreare in 3D ambienti e prodotti e permette ai brand di offrire una customer experience realistica e creare nuovi canali di incontro con la propria customer base, riducendo gli spostamenti verso il negozio fisico e migliorando la circolazione di informazioni per acquisti più trasparenti e consapevoli); i prodotti usati (le aziende stanno cercando di offrire ai consumatori esperienze sostenibili, ad esempio attraverso l'utilizzo di imballaggi eco-friendly, l'offerta di prodotti sfusi o la promozione di soluzioni digitali come i biglietti elettronici o le ricevute digitali per ridurre l'uso di carta). Infine, l'etichettatura ambientale (checonsente ai consumatori di prendere decisioni d'acquisto più informate e di identificare i prodotti con un impatto ambientale ridotto).