In effetti è stata la monoposto a guida autonoma a sfrecciare a oltre 300 km/h sulla pista d’atterraggio che fu degli Shuttle. Un onore meritato per il Politecnico di Milano, che già aveva ottenuto il record di velocità il 26 aprile, onore toccato in precedenza alla compatta della Fiat per il suo lancio internazionale, alcuni decenni or sono. Quello del Politecnico è stato l’unico team autorizzato a fare questo tentativo, grazie alla vittoria ottenuta da PoliMOVE a Las Vegas nella Indy Autonomous Challenge. La competizione aveva coinvolto alcune tra le più importanti università del mondo. Le vetture, Dallara AV-21, erano le stesse per tutte le scuderie; il valore aggiunto è stato il lavoro di ogni singolo team.
Il team cercherà di replicare l’impresa sul circuito di Atlanta, questa volta su una pista automobilistica e non su un rettilineo. Intanto il 27 aprile PoliMOVE ha superato se stessa, e ha raggiunto la velocità di 309,3 kmh. Come è prassi in questi casi, il record è stato misurato sul chilometro lanciato ed è la media di due valori registrati in direzione opposta per azzerare l’effetto vento.
PoliMOVE si inserisce all’interno del gruppo di ricerca del Politecnico mOve, guidato dal Professor Sergio Savaresi, che si occupa da 20 anni di controlli automatici in veicoli terrestri di ogni tipo, dalle biciclette elettriche alle automobili, fino ai trattori.