Questa estate ho assistito a una curiosa conversazione tra due persone che disquisivano di NLT e relativi oneri di fronte a un caffè in un’area di servizio autostradale. Il primo, evidentemente soddisfatto, tesseva le lodi del contratto di noleggio che aveva sottoscritto e che gli permetteva, senza sborsare cifre da capogiro, di guidare un’auto bella e potente; l’altro avanzava dei dubbi sulla sua effettiva convenienza, sostenendo che il conduttore è gravato da un’infinità di obblighi nei confronti del locatore come, addirittura!, lavare l’auto a intervalli predefiniti.
In realtà, i doveri non sono poi molti e attengono quasi tutti alla normale cura che si deve avere della propria macchina.
Chi stipula un contratto di noleggio è ben conscio che l’auto “non è sua”, ma anche che deve custodirla come se lo fosse, anzitutto per quanto riguarda la manutenzione periodica che comprende i necessari rifornimenti di liquidi e lubrificanti, oltre che la cura per l’aspetto esteriore. Se per la prima il conduttore deve osservare le indicazioni del costruttore - ma chi mai viaggerebbe senza controllare, ogni tanto, l’olio motore, omettendo di eseguire le necessarie riparazioni presso le officine autorizzate? - altri ‘obblighi’ come quello di verificare la pressione dei pneumatici rientrano nella più assoluta normalità. Motivo per cui la violazione di tali doveri viene severamente sanzionata, anche con la risoluzione del contratto per grave inadempimento e la condanna al risarcimento del danno.
La ragione è chiara: noleggiare un veicolo non significa ignorare le comuni regole di civiltà il cui rispetto si vorrebbe ‘evaporato’ soltanto perché si corrisponde un canone di locazione, secondo la furfantesca regola per la quale “io pago e dunque me ne infischio”.
Ecco perché, a tutela del proprio parco veicoli e della sicurezza della circolazione stradale, alcune società impongono ai clienti controlli periodici e si riservano il diritto di appurare in qualsiasi momento lo stato e le condizioni del bene oggetto del contratto.
Si consideri che tutto quel che si è detto va in ogni caso a vantaggio del conduttore, perché quanto noleggiato andrà comunque restituito e val la pena ricordare che l’auto dovrà trovarsi nello stato in cui era al momento della consegna, salvo tenere conto dell’usura media determinata da un uso conforme al contratto.
Se poi verrà riconsegnata lavata, incerata e pulita, tanto meglio!