Gli italiani amano ancora l'auto di proprietàPoca fiducia sulle elettrice, e più propensione alle vetture cinesi




(descrizione) Gli italiani non riescono proprio a rinunciare all'idea di possedere un'auto.
Ma soprattutto, sempre più frequentemente, la scelta (25%) ricade sull'acquisto di vetture cinesi.
Questo il rendiconto emerso dall'indagine annuale sulla mobilità degli italiani condotta da ANIASA (l'Associazione che all'interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità) e Bain & Company, presentata a Roma e condotta su un campione di 1.031 rispondenti nel mese di aprile 2024. L'automobile si conferma ancora un mezzo pratico e comodo, e offre flessibilità, accessibilità e comfort che altri mezzi di trasporto spesso non possono eguagliare. Una preferenza particolarmente marcata in contesti in cui i trasporti pubblici sono meno efficienti o meno accessibili.
Un altro aspetto importante che ha influito la mobilità post-pandemia è il lavoro da remoto con una media di 1,6 giorni alla settimana.

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Inoltre, l'attesa di un calo dei prezzi delle auto (auspicato dal 26% del campione, il 5% in più rispetto al 2020) e il timore per problemi di reddito presenti o futuri (segnalati dal 30%) lo rendono un investimento sempre più impegnativo e rischioso che si tende a rinviare.
Gli italiani attendono gli incentivi governativi e sconti. Questo sottolinea quanto le politiche di sostegno economico siano fondamentali per il mercato automobilistico, rendendo l'acquisto accessibile per i veicoli più ecologici e tecnologicamente avanzati.

"L'entrata in vigore dei nuovi eco-incentivi e il quasi contestuale loro esaurimento per le vetture elettriche", ha commentato il Presidente ANIASA Alberto Viano a margine della presentazione, "evidenzia come esista anche in Italia una crescente domanda per i veicoli elettrici; questa chiaramente necessita, come del resto in tutta Europa, di incentivi diretti o fiscali. Ai consumatori e alle aziende servirebbe una nuova e stabile politica fiscale sull'auto che riduca o azzeri il gap rispetto al resto d'Europa sui costi di mobilità. Gli incentivi, così come erogati oggi, hanno sicuramente accelerato la transizione, ma hanno anche creato tensioni temporanee sulla domanda di vetture e poca prevedibilità per i consumatori e gli operatori di mercato".
Dal report emerge che i consumatori sono scoraggiati dalle difficoltà legate alla ricarica (segnalate dal 52% del campione) e dalla percezione di scarsa sicurezza (20% degli intervistati e +16% rispetto al 2020) delle vetture elettriche.
C'è poi la tendenza all'acquisto di auto cinesi e asiatiche, (percentuale salita in un anno dal 17% al 25%).
Un fattore chiave che favorisce l'adozione di auto cinesi e asiatiche è il loro prezzo competitivo (il 29% lo evidenzia come fattore di scelta), che le rende, in un contesto di continuo aumento dei listini, un'alternativa più accessibile senza compromettere significativamente la qualità (apprezzata dal 36% di quanti prendono in considerazione marchi asiatici).

"Gli italiani continuano a considerare l'auto come un bene fondamentale per la propria mobilità quotidiana, nonostante le crescenti sfide economiche e ambientali. Stiamo osservando uno spostamento significativo nel mercato, con una maggiore apertura verso i veicoli cinesi e asiatici, che offrono qualità e innovazione a prezzi competitivi. È evidente come i consumatori italiani stiano diventando sempre più aperti a nuove opzioni. Tuttavia, per capitalizzare questa tendenza, sarà cruciale per i produttori cinesi e asiatici continuare a migliorare la loro reputazione in termini di affidabilità e servizio post-vendita, affrontando le preoccupazioni dei consumatori", ha concluso Gianluca Di Loreto, Partner di Bain & Company.