È ancora piccolo ma cresce in fretta: il mercato dei veicoli elettrici a due ruote in Italia rappresenta un riferimento da tenere monitorato. Secondo i dati nazionali del TÜV già due anni fa bici e moto zero emissioni incidevano per una quota dell'1 per cento sul totale del comparto (per le vetture e i commerciali, nello stesso periodo, la percentuale era dello 0,1).
La vivacità del giro d'affari legato alle due ruote elettriche emerge anche dall'incremento a livello di prodotto, dove si contano scooter, cicli, motocicli ed e-bikes, e dalla comparsa di nuovi player accanto alle più tradizionali Case costruttrici, che al momento sono in totale una ventina.
Anche ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) ha continuato ad approfondire i principali aspetti legati all'argomento, presentando la terza edizione dell'Osservatorio Focus 2R promosso con Legambiente.
"La nostra ricerca conferma la crescita di questa soluzione di mobilità - ha dichiarato il Presidente del gruppo confindustriale, Andrea Dell'Orto -. Soprattutto nei contesti urbani, grazie allo sviluppo di opportunità di scooter sharing, sta trovando un’applicazione più concreta e sostenuta".
Il 'numero uno' di ANCMA ha ricordato un incremento dell'11 per cento del 2017 nelle possibilità di noleggio di questi mezzi di trasporto in condivisione, che coprono da soli oltre il 68 per cento delle soluzioni offerte dal servizio.
Il percorso non è però affatto in discesa per gli scooter zero emissioni. "A livello locale le leve economiche e gli spazi di manovra sono ridotti. È quindi necessario e auspicabile un intervento di livello amministrativo più alto", ha commentato Dell'Orto, che ha quindi espresso un giudizio di apprezzamento sull'iniziativa governativa degli Ecobonus, che però si sono visti attribuire risorse economiche solo per l'anno in corso, da estendersi - secondo il Presidente dell'Associazione - non solo nel tempo, ma anche a tricicli, quadricicli e motocicli sopra gli 11 kW di potenza.
In attesa che ci si muova in questa direzione, è possibile tuttavia già annotare una varazione nel volume dei 'cinquantini' venduti, cresciuti del 2,2 per cento rispetto al 2018 per attestarsi sulle 5.420 unità, 871 delle quali (dato più che raddoppiato) alimentati da un motore elettrico.
"È auspicabile prevedere incentivi non solamente di natura economica come, ad esempio, parcheggi riservati, accesso alle corsie preferenziali su tutto il territorio e infrastrutture di ricarica più capillari e ad uso esclusivo", ha aggiunto il 'numero uno' di ANCMA pensando alle realtà locali.
Tra le valutazioni affidate al TÜV per l'omologazione di nuovi modelli zero emissioni, oltre a quelle relative al consumo energetico e all'autonomia elettrica, è comparsa una serie di verifiche di sicurezza, con l'obiettivo di far confluire sul mercato veicoli all'avanguardia sul piano tecnico, ma, soprattutto, che avvicinino a zero i rischi a carico dell'utente finale.