Renault ha progettato l’innovativa motorizzazione E-TECH Hybrid. Dopo una prima generazione da 140 cv lanciata nel 2020, la seconda generazione da 200 cv è comparsa sul mercato nel 2022 e 2023, con Austral, Nuovo Espace e Rafale. Tra le ottimizzazioni effettuate, si distingue l’adozione di un nuovissimo motore termico a 3 cilindri super-efficiente.
Si tratta di una motorizzazione ben congegnata, efficiente e consente di ottenere un reale risparmio di carburante per un sovraccosto tutto sommato ragionevole rispetto ai motori benzina equivalenti.
Luca de Meo, CEO di Renault ha dichiarato: "Vogliamo realizzare il miglior motore ibrido del mondo". Il compito di raggiungere quest’obiettivo, mantenendo le basi tecnologiche della prima generazione, è affidato a Gilles Le Borgne, responsabile dell’ingegneria di Renault, e a Philippe Brunet, Direttore delle Motorizzazioni a livello di Alleanza.
Naturalmente, entrambi si rivolgono ai team di sviluppo della motorizzazione E-TECH, che già da tempo avevano previsto quest’esigenza e stavano lavorando per trovare soluzioni.
"Avevamo già individuato il nuovo motore termico che avrebbe sostituito il motore aspirato 1.6 della prima generazione denominata ‘E-TECH S’ e sapevamo anche quali leve attivare per ottimizzare ulteriormente la potenza, il comfort di utilizzo e l’efficienza della motorizzazione. Dovendoci confrontare con competitor già ben posizionati sul mercato e con tanti nuovi player, ci siamo dati un anno per ottimizzare le prestazioni elettriche, effettuare la messa a punto e migliorare, tra le altre cose, i consumi, la velocità di accensione del motore e la fluidità del cambio marce", ha spiegato Nicolas Fremau, l’esperto di propulsori ibridi all’origine della tecnologia E-TECH, insieme a Ahmed Ketfi-Cherif ed Antoine Vignon.
Il principale componente da cambiare con un elemento che fosse, al tempo stesso, più moderno, più potente e più efficiente era quindi il motore termico.
Francis Boutonnet ha spiegato: "Lo sviluppo dell’HR13 ci ha permesso di tornare nella corsa tecnica per la realizzazione di motori benzina efficienti ma, a quel punto, bisognava andare oltre. A quei tempi, nel 2015-2016, avevamo intuito che l’uso del Diesel sarebbe diminuito a causa delle future normative. Per cui avevamo bisogno di una nuova motorizzazione benzina di riferimento, con il massimo livello di efficienza energetica, proprio come eravamo stati in grado di fare alcuni anni prima con il Diesel, con l’1.5 dCi e, successivamente, l’1.6 e il 2.0 dCi.
Questo nuovo motore benzina doveva riunire il meglio delle tecnologie in grado di promuovere le prestazioni energetiche. Ma gli ingegneri dovevano anche guardare oltre e prevedere i vincoli che sarebbero sorti dalle future normative, in particolare l’Euro 7. In quel momento, tutti i motori benzina del mercato utilizzavano un supplemento di carburante per mantenere, ad alti regimi, la giusta miscela stechiometrica, ossia il buon rapporto tra aria e benzina nella camera di combustione, per non provocare surriscaldamento. Ma ci rendevamo conto che, da un punto di vista normativo, questo sarebbe diventato un problema prima o poi. Quindi, avevamo bisogno di un motore che mantenesse la giusta stechiometria a prescindere dalle sollecitazioni. Eravamo anche convinti che, per ottenere un rendimento ottimale, il motore dovesse funzionare secondo il ciclo di Miller ed essere dotato di un sistema di ricircolo dei gas combusti con valvola EGR".
Nicolas Fremau in merito alla trasmissione con innesto a denti: "Abbiamo dovuto rafforzarla per far fronte all’aumento di potenza e coppia dei due motori principali. Abbiamo colto l’occasione per migliorarla, rendendo utilizzabile il quinto rapporto di cui è dotata, che era rimasto inutilizzato nella prima versione della motorizzazione E-TECH. Per far ciò, abbiamo semplicemente lavorato sui rapporti di trasmissione.".
Il nuovo motore E-TECH Hybrid 200 cv ha potuto contare su miglioramenti elettronici e software che avevano già trovato applicazione nella motorizzazione da 140 cv originale nel suo ciclo di vita. "Tutto ciò si traduce in meno consumi e in un ulteriore risparmio di 2,7 grammi di CO2/km!" ha precisato Nicolas Fremau.