Anche ANIASA (Associazione Nazionale Industria dell'Autonoleggio e Servizi Automobilistici) ha fatto sentire la sua voce nel corso dell'incontro del 2 marzo scorso tra Paola De Micheli, titolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e le principali associazioni che operano nei settori logistica e trasporti.
A una decina di giorni dall'avvio nel nostro Paese dell'emergenza sanitaria legata al Coronavirus, i numeri fotografano una situazione di grave sofferenza, come ha sottolineato nel suo intervento Massimiliano Archiapatti, Presidente dell'organismo che all'interno di Confindustria rappresenta le aziende che offrono servizi di mobilità: "Le attività di noleggio a breve termine, perno dell’offerta turistica del nostro Paese, sono rimaste ferme al palo. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il settore ha registrato a livello nazionale una contrazione di noleggi fino al meno 80 per cento".
Secondo il 'numero uno' di ANIASA, le ragioni del fortissimo ribasso sono da ascrivere al "clima generalizzato di panico, indotto anche da una comunicazione spesso eccessivamente allarmistica" che ha bloccato, di fatto, gli spostamenti per lavoro e turismo in Italia.
"Ciò che preoccupa le nostre aziende, ma più in generale l’intera filiera turistica - ha aggiunto Archiapatti -, sono le numerose disdette, arrivate dall’estero e dall’Italia, delle prenotazioni per le festività pasquali, ormai definitivamente compromesse. Il persistere dell’attuale situazione renderà la stagione disastrosa"
ANIASA ha pertanto avanzato al Governo una richiesta di intervento a livello nazionale a sostegno di un comparto che potrebbe perdere alcuni suoi attori se le condizioni attuali dovessero perdurare.
Il grido d'allarme lanciato dall'associazione confindustriale è teso ad "assicurare la tenuta di un settore strategico per la mobilità cittadina, turistica e aziendale del Paese", che conta 20mila addetti e 461mila vetture immatricolate ogni anno (un quarto del totale del mercato) su un totale di flotta di oltre 1.200.000 veicoli di ultima generazione.
Il pericolo, reale, è che la caduta verticale delle richieste legate al Rent-a-Car finisca presto per travolgere anche il segmento del noleggio a lungo termine, intorno a cui ruotano oltre 1 milioni di mezzi in circolazione sulle strade italiane, determinando un taglio obbligato degli investimenti sul parco circolante e un allungamento della durata dei contratti in corso.