Un network cittadino, moderno ed esteso, per i veicoli elettrici. A realizzarlo in tempi brevi, in collaborazione con Be Charge, è stato il Comune di Parma, che non è neppure ricorso a fondi pubblici, in quanto sia investimenti, sia costi operativi sono finiti a carico dell'operatore privato partner. Da due a quattro mesi il tempo necessario dal momento della firma del Protocollo d'Intesa. Il progetto ha visto l'installazione di 50 stazioni di ricarica, ciascuna dotata di doppio punto di attacco.
"Siamo orgogliosi di essere uno tra i primi Comuni emiliani a dotarci di una così capillare rete - ha dichiarato l'Assessore locale alle Politiche di Sostenibilità ambientale, Tiziana Benassi -. Nella riforma della mobilità che il Comune di Parma sta attuando, l’elettrico ha un ruolo importante. È una valida soluzione per ridurre l'inquinamento atmosferico e acustico, migliorando qualità dell’aria e vivibilità. È una valida soluzione per chi si muove in città ed è un'opportunità per rendere il nostro territorio una meta più appetibile per il turismo, anche internazionale.". Accesso al centro storico permanente (si può infatti circolare anche quando sono state proclamate le cosiddette 'domeniche ecologiche'), transito consentito nelle corsie preferenziali dei bus, nessun costo per la sosta entro le strisce blu: sono diversi i vantaggi economici e funzionali riservati a chi si converte alle emissioni zero.
Le stazioni sfruttano in netta prevalenza la tecnologia Quick Charge da 22 kW, ma non mancano le Fast Charge con potenza 100 kW (in totale sono nove, tre delle quali 'miste'). Per effettuare una ricarica basta la registrazione sulla App BeCharge, disponibile su AppStore di Google e Apple, previa installazione. Il pagamento dell'operazione è dematerializzato, via carta di credito.
Nel parlare dell'ambizioso piano di sviluppo aziendale, Paolo Martini (AD di Be Charge) ha ricordato che "contiamo di installare circa 30.000 punti di ricarica sull'intero territorio nazionale nei prossimi 3-5 anni che erogheranno energia al 100 per cento proveniente da fonti rinnovabili, per un investimento complessivo superiore ai 150 milioni di euro. Non a caso, abbiamo anche ottenuto un finanziamento di 25 milioni di euro dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI)".
Martini ha tuttavia sottolineato la centralità del ruolo attribuito ai Comuni nella fase di promozione e diffusione della mobilità elettrica. "Soltanto con la collaborazione delle amministrazioni territoriali potremo realizzare l’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici necessaria al nostro Paese", ha concluso.
Uno sguardo sulle attività di BeCharge vede l'azienda impegnata in una serie di installazioni: Roma (320 punti di ricarica), Milano (309), Torino (oltre 300), Rimini (100), Treviso (94) e Bologna (primi 30). Già sottoscritti accordi con Biella e la sua provincia (per 106 punti), Cesenatico (20) e Piacenza. Un bando privato-pubblico condurrà alla messa in posa di 120 stazioni con doppio punto di ricarica nei parcheggi di interscambio dell'ANM (Azienda Napoletana Mobilità) di Napoli.
Animato dalla spinta a coprire l'intero territorio nazionale, BeCharge può contare allo stato attuale sul sostegno ricevuto da utilities territoriali, tra cui CVA per la Valle d'Aosta e la veneta Ascotrade, nonché da gestori di grandi flotte elettriche in condivisione (vedasi, al riguardo, E-Vai per la Lombardia e Sicily by Car per la Sicilia).