Secondo lo studio effettuato da Quintegia in merito criteri Esg (Environmental, Social, Governance), le concessionarie italiane fanno più attenzione alla sostenibilità. Quella curata da Quintegia è la prima assoluta mappatura ESG realizzata su quasi il 15% dei titolari di concessionari operanti in Italia (selezionati in base all’area geografica, il fatturato e il portafoglio brand), con l’obiettivo di fotografare lo stato dell’arte e le potenziali aree di sviluppo, elemento centrale anche per gli stakeholder. Il 66 per cento di questi si avvale dell'energia sostenibile e/o autoprodotta da fonti rinnovabili. Nel 21% dei casi sono stati individuati traguardi ambientali da raggiungere che vengono monitorati tramite KPI puntuali, dunque, solo questa quota è preparata e più attenta nella fase di monitoraggio e controllo.
Solo 1/3 dei concessionari rispondenti dichiara di essersi dotato di una politica di gestione della tematica di diversità, dell’inclusione e di pari opportunità per le varie categorie di dipendenti. Ogni dipendente realizza 49 ore di formazione in media annualmente.
“A conti fatti, per fare un balzo in avanti è necessario spingere verso una crescita culturale anche interna aziendale e verso la creazione di competenze specifiche soprattutto in considerazione del fatto che il settore è un driver economico di rilievo per il Paese. In Italia sono 1.155 i dealer che operano nel settore della mobilità, generano un fatturato intorno ai 48 miliardi (livello a cui ci si attestava nel 2019) e contano 57.000 posti di lavoro. Le concessionarie analizzate mantengono un ruolo chiave da protagoniste ma faticano a strutturare strategie integrate e più ampie che implichino tutti gli elementi della ESG. Si dovrà lavorare in questa direzione affinché il cambiamento economico, storico, sociale e ambientale sia un punto di forza e un trampolino di lancio” ha dichiarato Tommaso Bortolomiol CEO di Quintegia.