La linea tra essere lodati ed essere criticati spesso è molto sottile. L'Italia spesso è stata acclamata per il suo genio nel design e nell'innovazione automobilistica, ma purtroppo esiste anche un lato oscuro della medaglia. Studi infatti svelando che il nostro Paese ha un ruolo anche nella manipolazione del chilometraggio. E la International Drivers Association ha indagato sui dettagli di questa scoperta.
Il team della International Drivers Association con l'aiuto dell'esperto automobilistico Dominic Wyatt hanno approfondito il fenomeno. La frode sul contachilometri (comunemente nota come "manipolazione") avviene quando il contachilometri di un veicolo, il dispositivo che registra la distanza percorsa, viene alterato per mostrare un chilometraggio inferiore a quello effettivamente percorso dal veicolo. Perché si ricorre a questa pratica meschina? Semplicemente per ingannare i potenziali acquirenti facendo loro credere che l'auto sia in condizioni migliori, vendendola a un prezzo eccessivo.
L'NHTSA riporta che ogni anno vengono vendute quasi 450.000 auto con chilometraggio alterato, costando agli americani oltre 1 miliardo di dollari. Uno studio identifica l'Europa centrale e orientale, in particolare Lettonia e Romania, come i principali focolai di manipolazione del contachilometri. L'Italia si posiziona all'ottavo posto, con Germania, Svizzera e Russia anch'esse coinvolte.
E a quanto pare, la manipolazione del chilometraggio è una pratica seria e diffusa nell'Unione Europea. I paesi occidentali più ricchi non sono colpiti da questa manipolazione in quanto preferiscono acquistare auto nuove.
Ma quali sono le conseguenze della manipolazione del chilometraggio?
L'inflazione dei prezzi: un chilometraggio inferiore porta a ingiusti aumenti dei prezzi, ingannando gli acquirenti a pagare di più per un'auto meno preziosa; la manutenzione aumentata: i veicoli più usurati richiedono una manutenzione più frequente, risultando in costi di manutenzione più elevati; i rischi per la sicurezza: un'usura più significativa può potenzialmente portare a guasti meccanici.
Dominic Wyatt della International Drivers Association ha commentato: "La frode sul contachilometri è un problema grave che causa perdite finanziarie significative ai consumatori e mina la fiducia nell'industria automobilistica. È necessaria una maggiore consapevolezza e azioni rigorose."
Consigli per gli acquirenti
Quindi, come fare per evitare di cadere nel tranello? Ecco alcuni suggerimenti pratici di Dominic Wyatt, perché fidarsi è bene, ma verificare è meglio:
1. Verifica la documentazione: confronta il chilometraggio mostrato sul contachilometri con quello riportato sui registri di manutenzione del veicolo, sui rapporti di ispezione e sui test MOT precedenti.
2. Ispeziona il veicolo: considera l'idea di assumere un meccanico professionista per valutare accuratamente l'auto. Un occhio esperto può individuare segni di usura non coerenti con il chilometraggio dichiarato.
3. Ricerca il venditore: indaga sulla reputazione del venditore. Un venditore affidabile sarà disposto a fornire tutte le informazioni necessarie.