Febbraio 2025, secondo i dati ISTAT, ha registrato un calo del 31,3% rispetto a febbraio 2024
dell’industria automotive italiana.
Osservando i singoli comparti produttivi del settore, si evince che l’indice della fabbricazione di autoveicoli (codice Ateco 29.1) registra una variazione tendenziale negativa del 33,5% a febbraio 2025 e diminuisce del 34,9% nei primi due mesi del 2025 rispetto allo scorso anno; quello della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (codice Ateco 29.2) cresce del 2,3% nel mese e del 4,4% nel bimestre, e quello della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori risulta in calo del 25,6% a febbraio e del 20,6% nel periodo gennaio-febbraio 2025.
"Non si arresta il trend negativo dell’indice della produzione automotive italiana, che registra un’ulteriore pesante flessione a doppia cifra a febbraio (-31,3%) – ha commentato Gianmarco Giorda, Direttore Generale di ANFIA. Come nel mese precedente, mantengono una variazione negativa sia l’indice della fabbricazione di autoveicoli (-33,5%) – complice il significativo calo, -49,7%, registrato, secondo i dati preliminari di ANFIA dalla produzione di autovetture, per un totale di circa 22mila unità prodotte – sia l’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori, in peggioramento (-25,6%). I numeri parlano da sé e descrivono uno scenario preoccupante - anche alla luce dei recenti provvedimenti dell’Amministrazione Trump in tema di dazi - che necessita di interventi mirati ed immediati. In queste settimane abbiamo espresso le nostre perplessità sul ‘Piano d'azione per l'Automotive’ presentato dalla Commissione europea, auspicando una revisione nei contenuti e nella forma, che metta alla base la piena neutralità tecnologica come principio fondamentale e implementi misure rivolte alla salvaguardia della competitività delle imprese – per esempio in riferimento alla mitigazione dei costi dell’energia e alla riduzione degli oneri burocratici – e un piano di rinnovo del parco circolante auto europeo. Urgente anche l’adozione della proposta di emendamento al Regolamento CO 2 degli autoveicoli leggeri che introduce una flessibilità su tre anni (2025-2027) nel calcolo delle sanzioni per i Costruttori derivanti dal mancato raggiungimento dei target”.