Ancora un sondaggio firmato Areté, questa volta sugli effetti della pandemia sulla mobilità. L’auto stravince e si prende le sue rivincite, anche e soprattutto senza sharing e condivisione, riacquistando dignità di oggetto di “proprietà”. 3 italiani su 4 preferiscono utilizzare l’auto per i propri spostamenti abituali, e si è rafforzata la diffidenza verso i mezzi pubblici. La ricerca si è occupata anche dei sistemi di acquisto, stante la crisi economica, e infatti il cash è sempre meno scelto dagli italiani.
Resta elevato, almeno nelle intenzioni, l’appeal delle vetture elettrificate e delle formule alternative al pagamento in contanti (finanziamento e noleggio su tutte). Cambia infatti il processo di acquisto dell’auto: online si ricercano le informazioni sul modello, ma per 9 italiani su 10 per la trattativa e la firma meglio la concessionaria.
Qualcosa è cambiato, almeno un po'
Sono queste le principali evidenze che emergono dalla survey “A un anno dal lockdown, cosa è cambiato”, condotta da Areté lo scorso aprile per indagare sul campo come, a dodici mesi dalla prima ricerca sull’impatto della pandemia, si stiano modificando i consumi di mobilità degli italiani e la propensione all’acquisto dell’auto.
L’auto si conferma mezzo preferito per gli spostamenti da 3 italiani su 4
L’auto si conferma il mezzo preferito per gli spostamenti, indicata dal 75 per cento del campione (il 72% 12 mesi fa); seguono bicicletta (8%), moto e scooter (4%) e i mezzi in sharing (3%). La diffidenza nei confronti dei mezzi pubblici si è rafforzata negli ultimi dodici mesi, con le preferenze per la rete di trasporto collettivo quasi dimezzate (dal 9 al 5%). Di fatto, li utilizza solo chi non può farne a meno.
Elettrico come ambizione
La predilezione per le vetture elettrificate è testimoniata, almeno nelle intenzioni, dalle risposte alla domanda “se dovessi acquistare una nuova auto, quale alimentazione sceglieresti?”: il 67% (era il 70 ad aprile 2020) continua a indicare vetture elettriche o ibride. Tra queste ultime, cresce la quota delle plug-in che raggiunge il 14%, ormai vicina al 18% delle e-car.
Dietro questa scelta si nascondono l’attenzione all’ambiente e alla riduzione delle emissioni inquinanti, manifestata dal 30% dei rispondenti, e quella al risparmio sulle spese per il carburante (evidenziato dal 26%). La possibilità di utilizzare gli incentivi costituirebbe una spinta decisiva solo per il 12% del campione.
Per quanto riguarda la formula di pagamento, la crisi economica avviata dalla pandemia sembra aver lasciato il segno: su 10 italiani solo 2 si dicono intenzionati ad acquistare la prossima vettura in contanti, 6 lo faranno ricorrendo a un finanziamento e quasi 2 rivolgendosi al noleggio a lungo termine o al leasing, evitando così di immobilizzare capitali.
Dealer (di nuovo) bello, ma il test meglio sottocasa
Sebbene il 54% degli intervistati acquisisca informazioni principalmente online prima di scegliere l’auto da comprare, 9 potenziali acquirenti su 10 preferiscono effettuare e concludere la trattativa con il concessionario all’interno del salone. Il 7% è disponibile al contatto in videochiamata con il dealer, anche nel weekend. Oltre la metà degli intervistati (63%) gradisce il test drive a domicilio a quello svolto presso la concessionaria. Soprattutto per l’acquisto delle auto elettrificate questa prova è ritenuta indispensabile (lo richiede l’83% del campione), a conferma del forte appeal e, al contempo, della scarsa conoscenza di questa tecnologia da parte dei potenziali acquirenti.
Ghenzer: l'auto ancora al centro del sistema di mobilità
“Lo studio”, sottolinea Massimo Ghenzer - Presidente di Areté, “fornisce uno spaccato interessante mettendo a confronto i dati attuali con quelli dei primi mesi di pandemia e mostrando concretamente come si stiano modificando gli scenari di mobilità. Sono tre le certezze che emergono dall’analisi: l’auto resta al centro del sistema di mobilità nazionale, mentre i timori di contagio hanno praticamente dimezzato le intenzioni di utilizzo dei mezzi pubblici; l’appeal per le vetture elettrificate è in forte crescita, complice anche gli incentivi varati dal Governo; il processo di acquisto dell’auto, pur se avviato online con la ricerca di informazioni sul modello scelto, vede come indispensabile il passaggio presso il salone del concessionario, luogo deputato alla trattativa e alla firma del contratto”.