Meno vittime in strada, ma un leggero aumento di incidenti e feriti. Il 2023 ha registrato 166.525 incidenti (+0,4%), con 3.039 morti (-3,8%) e 224.634 feriti (+0,5%). Una percentuale in diminuizione se paragonata al 2019:gli incidenti sono diminuiti del 3,3%, i morti del 4,2% e i feriti del 6,9%. Sono i dati riportati da Aci-Istat sull’incidentalità stradale 2023.
Nel 2023, gli incidenti stradali hanno interessato principalmente i comuni di Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Messina, Catania che rappresentano il 25,5% del totale (42.496). Il tasso di mortalità stradale è salito a 4,6 (4,2 nel 2022, 3,4 nel 2021) contro una media nazionale del 5,2.
L’indice di mortalità (morti su 100 incidenti) resta più elevato sulle strade extraurbane (4,1: 4,3 nel 2022) - scende sulle autostrade (2,7: 3,5 nel 2022), mentre sulle strade urbane (1,1) è identico a quello dello scorso anno. La media nazionale (1,8) è praticamente invariata dal 2010.
Ma quali sono le cause principali? La distrazione (15,1% tot.), la precedenza/semaforo (12,9%), e la velocità (8,4%).
“Guida distratta o andamento indeciso” (33.144 incidenti: 15,1% del totale), mancato rispetto di precedenza o semaforo (28.389 incidenti: 12,9%) e velocità troppo elevata (18.524: 8,4%) si confermano le principali cause di incidenti. E poi ancora: manovre irregolari (es. retromarcia, inversione, manovra irregolare per sostare o attraversare la carreggiata: 16.828 casi: 7,7%) e mancato rispetto della distanza di sicurezza (15.172 casi: 6,9%). Mancata precedenza al pedone (7.454) e comportamento scorretto del pedone (6.241) rappresentano rispettivamente, il 3,4% e il 2,8% delle cause di incidente.
In aumento le vittime tra conducenti di monopattini elettrici (21, erano state 16 nel 2022; gli incidenti sono passati dai 2.929 del 2022 a 3.365, i feriti da 2.787 a 3.195), biciclette e biciclette elettriche (212: 205 nel 2022 = +3,4%). Stabili i pedoni (485 morti), in diminuzione occupanti di autocarri (112: -32,5%), motociclisti (734: -6,0%), occupanti di autovetture (1.332: -3,1%) e ciclomotoristi (68: -2,9%)
A rischio elevato i conducenti di biciclette e monopattini elettrici coinvolti in incidenti con autovetture o a veicolo isolato. Le due ruote a motore registrano alto numero di incidenti in collisione con autovetture, mezzi commerciali leggeri e veicolo isolato. I pedoni presentano un rischio maggiore rispetto agli altri utenti, quando entrano in collisione con autovetture e veicoli industriali.
Per i pedoni, l’indice di mortalità (2,6 ogni 100 incidenti) è 4 volte più alto di quello degli occupanti di autovetture (0,7); quello dei motociclisti (1,6) è 2,4 volte più alto; quello di conducenti e passeggeri di biciclette - elettriche e no - e monopattini (1,1 morti), 2 volte più alto.
Le vittime risultano concentrate nelle classi 20-29 anni e 45-59 anni per gli uomini, oltre i 55 anni per le donne. Rispetto al 2022, gli aumenti più consistenti si sono registrati per le classi di età oltre i 70 anni (con un aumento più rilevante per la fascia 75-79 anni: +23,6%), ma anche per i bambini tra 5 e 9 anni di età (da 8 a 13 vittime) e 45-49enni (+1,8%).
Nota particolarmente negativa la quota di bambini (0 a 14 anni) deceduti in incidenti stradali: 41, 28 dei quali tra 5 e 14 anni, in aumento rispetto agli anni precedenti: 39 nel 2022, 28 nel 2021, 37 nel 2020 e 35 nel 2019.