Dacia, dal low cost al value for money




Vent'anni di storia alle spalle, con un posizionamento low-cost da parte di Renault Group, Dacia si riposiziona nel mercato con il concetto “value for money”.

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Tutto è iniziato con Logan, un’auto pensata per essere un modello low-cost vendibile in diversi mercati, quindi con un target globale. Finiture semplici e dotazioni essenziali contribuivano anch’esse a contenere il prezzo in poco meno di 8 mila euro.
Passa qualche anno e nel 2010 arriva il Duster. Passa una decina d’anni e la strategia del brand si evolve, si declina attraverso nuovi modelli che le permettono di entrare in diversi segmenti finora non presidiati. Tra i prodotti della value for money rientrano la Nuova Spring e Nuovo Duster, due nuovi modelli che hanno saputo anticipare un bisogno di mobilità in due diversi ambiti ma che in entrambi i casi puntano alla concretezza, concetto che passa attraverso un sapiente equilibrio tra prezzo e contenuti, senza quindi rinunciare a sicurezza, comfort, praticità e design.

Grazie anche al design, Duster si sta facendo apprezzare anche da clienti che non si erano ancora avvicinati al brand. Oggi la terza generazione dell’iconico SUV si presenta con una forte personalità, un design moderno e distintivo che trasmette qualità anche attraverso le forme. Una qualità testimoniata anche all’interno dell’abitacolo con un design moderno e una dotazione di tecnologie inedite (come le motorizzazioni ibride, mild hybrid 48V e full hybrid) e soluzioni per la sicurezza e la versatilità come l’ingegnoso YouClip.
C'è un forte interesse pubblico dove tra l'altro le esigenze di mobilità si sono evolute nel corso degli anni e l’offerta messa a disposizione in termini di prodotto e servizi innovativi come, ad esempio, Dacia Zen hanno saputo trasmettere un tangibile elevato controvalore, consentendo alla Casa di abbandonare del tutto il territorio del low-cost.