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Non sono tantissimi 1.500 chilometri in una manciata di giorni, ma certamente sono indicativi del DNA del Ford Tourneo Custom mildhybrid. Un DNA che gli uomini di marketing Ford hanno eccellentemente sintetizzato in ‘people mover’.
Sì, perché la versione shuttle del Transit vuole ritagliarsi un 'posto al sole' nel salotto buono delle vetture multispazio e multipersone.
Sottolineo vetture, perché chi pensa che il Tourneo Custom sia la versione promiscua del furgone Transit è fuori strada: ha una doppia anima ed è un animale sia da autostrada, sia da spostamenti urbani (quasi 11 km/litro, viaggiando in otto e a medio-pieno carico), o, comunque, in piccoli centri, con consumi adeguati.
Ed è soprattutto quest’ultimo aspetto che colpisce: nella doppia veste di driver e passeggero mi aspettavo, sì, spostamenti confortevoli in autostrada, viaggiando in alto (quindi sicurezza) più che sui Suv, e a velocità codice i chilometri scorrono veloci e sicuri. 
Ma nei paesini e nei piccoli centri della Calabria incontrati ho apprezzato la maneggevolezza, nei saliscendi le marce basse corte sono un aiuto prezioso, così come lo sterzo e i sensori di parcheggio più telecamera e indicazione dell’Activ Park Assist, che traggono d’impiccio i cinque metri del ‘people mover’ da ogni situazione. La conferma di tutto questo dalle abitudini locali: Transit Custom e Tourneo Custom la fanno da padrone tra i numerosi shuttle dei vari alberghi di questa parte di Calabria, usati per portare in spiaggia e riportare indietro gli ospiti.
Altra sorpresa, poi, dall’autonomia di marcia: grazie al serbatoio da 80 litri, oltre 800 chilometri senza farsi vedere dal benzinaio sono assicurati.
